quesiti all'autorità sulle delibere per l'applicazione nuove tariffe sulla risorsa idrica
Organismo di Tutela Utenti e Consumatori Provincia di Latina
Servizio Idrico Integrato ATO-04 Latina Consulta Provinciale Utenti e Consumatori
Egregio Ingegner
Guido Bortoni Presidente
Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico
Piazza Cavour, 5
20121 Milano
Latina, 06/11/2014
Oggetto: Richiesta incontro a seguito di quesiti vari.
Egregio Presidente Bortoni,
Le scriventi Organizzazioni facenti capo alla Provincia di Latina, nel quadro delle attività istituzionali di rispettiva competenza e per fornire adeguata risposta sia alle singole Associazioni ad esse aderenti che ai cittadini ed utenti della provincia, ritengono opportuno rivolgere alcuni quesiti a codesta Autorità in merito a quanto introdotto con la Deliberazione n. 643/2013, relativa al Metodo Tariffario Idrico.
Questa richiesta è stata concordata in sede di assemblea OTUC e successivamente da parte della Consulta Provinciale Consumatori. A titolo informativo, si precisa che le associazioni facenti parte dei due organismi, di cui segue l’elenco, sono le più rappresentative a livello provinciale:
ADOC |
Casa dei Diritti Sociali |
Contribuenti Italiani |
U.Di.Con |
Adiconsum |
Cento Giovani |
Federconsumatori |
Unione Nazionale Consumatori |
ADP |
Cittadinanzattiva |
La Casa del Consumatore |
U.N.U.S.S. |
AECI |
Codacons |
Lega Consumatori |
UNC |
AIRP |
Codici |
Movimento Consumatori |
. Contribuenti.it |
Assoutenti |
Confconsumatori |
M.D.C. |
Premesso che il servizio idrico integrato, a differenza di quelli dell’energia elettrica e del gas, manifesta delle peculiarità diversissime tra i vari Ambiti Territoriali Ottimali del Paese, sia per differenze oro- geografiche che per la sostanziale operatività in regime monopolistico di cui godono i diversi gestori del S.I.I., pongono i seguenti QUESITI:
QUESITO n° 1 : Il MTI prevede che forme agevolazioni tariffarie a carattere sociale debbano essere comprese all’interno del FoNI (quota del vincolo ai ricavi riconosciuto a titolo di anticipazione da utilizzarsi in via prioritaria rispetto a tutte le altre forme di finanziamento), riconosciuto a titolo di anticipazione per nuovi investimenti. Ciò significa che la compensazione della spesa per le categorie di utenti domestici in condizioni di disagio economico grava direttamente sulla tariffa, andando ad abbattere gli investimenti così necessari alla realizzazione di opere del S.I.I.
Non sarebbe stato più opportuno far gravare tale impegno sui bilanci dei comuni e/o province attraverso politiche sociali?”) determinare il quantitativo di mc di acqua da destinare alle fasce deboli con possibilità da parte della conferenza dei sindaci di aumentare la quantità
E inoltre, non sono ancora stati determinati i criteri di assegnazione di tali fondi se il procedimento attivato con la deliberazione n° 644/2013/E/idr che porterà ad una determinazione dei parametri e delle modalità per il riconoscimento delle agevolazioni per gli utenti domestici in condizioni economico sociali disagiate e la copertura dei relativi oneri sull’intero territorio.
La materia del Bonus Acqua è oggetto di un documento di consultazione emesso dall’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas (Documento per la Consultazione 85/2013/R/idr “COMPENSAZIONI DELLA SPESA SOSTENUTA PER LA FORNITURA DEL SERVIZIO IDRICO DAGLI UTENTI DOMESTICI ECONOMICAMENTE DISAGIATI - BONUS SOCIALE IDRICO –“.
5 L’individuazione delle utenze chiamate a finanziare il sistema di compensazione
5.1 Come già anticipato nel capitolo 1, l’Autorità ritiene opportuno che, in assenza di specifiche previsioni di legge per il settore idrico, la platea dei soggetti tenuti a finanziare il sistema di compensazione sia la più ampia possibile, anche al fine di contenere l’onere che grava su ciascun utente.
5.2 Conseguentemente si ritiene che tutti gli utenti del servizio idrico che non beneficiano dell’agevolazione, sia domestici che non domestici, debbano contribuire alla copertura dell’onere di sistema derivante dal bonus acqua. Riteniamo non corretto addossare agli utenti ulteriori sacrifici economici, inoltre paradossalmente ,per le utenze condominiali con l’unico misuratore, che pur avendo i requisiti per godere del bonus e non può usufruirne, dovrebbe contribuire alle agevolazioni per le altre utenze con gli stessi requisiti.
6 L’individuazione dell’utente tipo ai fini della quantificazione del bonus
6.1 Come enunciato nel capitolo 1, l’Autorità ritiene che il bonus acqua debba consentire,
indicativamente, una riduzione della spesa pari a circa il 20% al netto delle imposte,
sostenuta dall’utente tipo per la fornitura del servizio idrici Con quale metodologia deve essere stabilito l’utente tipo e chi lo deve determinare ? il gesotre!!! La conferenza dei sindaci o l’Ato? riteniamo più corretto un parametro certo così come stabilito al punto 10 “modalità di copertura dell’onere”
7.4 Un bonus regionale può intercettare, meglio di un bonus unico a livello nazionale, la maggiore onerosità di eventuali tariffe locali, ma per motivi di equità tale scelta, come già anticipato nel capitolo 2, comporta anche la necessità di differenziare a livello regionale la componente tariffaria per il recupero dell’onere di sistema. Sempre a carico degli utenti ovviamente!!
10 Le modalità di copertura dell’onere
L’aliquota di recupero dell’onere derivante dalla compensazione
10.3 Ripartendo in maniera uniforme su tutte le utenze non agevolate l’onere derivante dalla compensazione, stimato nel precedente capitolo 9 pari a circa 55 milioni di euro/anno, ed ipotizzando la componente UIs come maggiorazione dei servizi di acquedotto, di fognatura e di depurazione, la componente UIs medesima potrebbe essere fissata pari a circa 0,39 c€/m3
QUESITO n° 2 : L’art. 39 del MTI prevede che la struttura tariffaria possa differenziarsi e per tipologia d’uso e per scaglioni tariffari, considerando per gli utenti ordinari 1a abitazione una tariffa agevolata per un consumo fino a soli 30 mc, ovvero circa 80 litri d’acqua complessivi al giorno senza tenere nel debito conto il numero delle persone che costituiscono il nucleo familiare poiché nel caso di 4 componenti, ciò equivale a soli 20 litri di acqua a persona, cioè meno di quanto occorra per una doccia.
Non sarebbe più equo incrementare la tariffa agevolata ad almeno 150 m3 annui, oppure a rapportarla al numero dei componenti il nucleo familiare, prevedendo almeno 30 mc a persona?
mentgre per io bonus prendono a modello la tariffa media dell’Emilia Romagna, non si capisce come mai si effettui una ripartizione tra tariffa agevolata, base e tre eccedenze e non si riesce a tutelare il minimo di una famiglia standardd di tre persone, mettendo solo 30 mc annui agli utenti ordinari a prescindere dal numero di componenti del nucleo famigliare.
QUESITO n° 3 : quali sono i criteri per il calcolo della stima del consumo di un utente se non si hanno dati storici (per esempio misuratore malfunzionante) ?
QUESITO n° 4 : nell’intento di combattere la morosità, fenomeno molto importante nel servizio idrico integrato, si prevede l’interruzione del servizio. Non sarebbe opportuno in questo momento storico contingente salvaguardare da tale procedimento gli utenti meno abbienti?
QUESITO n° 5 : in base a quali dati possa ritenersi che il deposito cauzionale, che è stato suggerito ai soggetti gestori del servizio idrico integrato di adeguare secondo parametri indicati da codesta Autorità serva a tutelare gli utenti virtuosi e non, piuttosto, i soggetti gestori, nelle casse dei quali affluiranno copiose risorse economiche. È da considerare che il 60% delle utenze sono domestiche e l’importo relativamente basso del deposito cauzionale induce il gestore ad attivare procedure di chiusura per morosità anche con fatture di importi molto modesti. Sarebbe opportuno tutelare le utenze ordinarie con parametri base più elevati, e comunque facendo salvi gli accordi migliorativi già eventualmente esistenti nella carta dei servizi dei singoli Ato
QUESITO n° 6 : se codesta Autorità non ritenga opportuno che all’interno dei singoli ambiti territoriali debba essere prevista anche una rappresentanza dei consumatori con poteri non solo consultivi ma anche operativi e di controllo. Riferimento all’art.2, comma 461 legge 244/2007 e successive linee guida.
QUESITO n° 7: fermo restando lo spirito di solidarietà alle popolazioni dell’Emilia Romagna colpite dal sisma, ci si chiede se ogni qual volta accada un evento di così grande portata debbano essere considerati prelievi forzati in tariffa. Inoltre quale è, nel caso dell’Emilia Romagna, il limite temporale di tale impegno per l’utenza? Quale è l’importo accantonato a tutt’oggi, e quali sono state le destinazioni previste (esempio opere di ricostruzione delle infrastrutture del s.i.i. da parte dei gestori locali?
QUESITO n° 8: i limiti ed i paletti forniti dalla rimodulazione della struttura tariffaria di cui all’art. 39 del MTI sembrano agevolare, in termini di consumo, le categorie che “consumano” più acqua. Non sarebbe opportuno rivisitare l’art. 39 del metodo anche in base ad approfondimenti dei consumi effettivi medi delle categorie?
QUESITO n° 9: Ritiene l’Autorità di aver fatto una cosa giusta inserendo all’ Articolo 43, rubricato: “Verifica specifica di efficienza del servizio di misura”, attribuire alla politica di sostituzione generalizzata dei misuratori un indice di efficienza del servizio offerto all’utenza? Infatti, questo criterio può sicuramente essere efficace per i misuratori del gas (la cui membrana è soggetta alla perdita delle sue caratteristiche iniziali dovute all’invecchiamento, ma non lo è (o, almeno, non vi è alcuna dimostrazione) che lo stesso valga per i misuratori idrici. Peraltro, la sostituzione generalizzata (o almeno annunciata) dei misuratori idrici, è valsa ad alcuni gestori, e, nel caso specifico, ad Acqualatina, per incrementare la richiesta di adeguamento della tariffa, recentemente approvata dalla Conferenze dei Sindaci dell’ATO4. Al contrario, non sono stati previsti altri parametri al fine di valutare effettivamente l’efficientamento del servizio idrico, quali, ad esempio, la sostituzione della rete idrica e fognaria, la realizzazione di un numero di depuratori adeguato alla popolazione residente e, nei posti di villeggiatura, alla popolazione ivi presente nei periodi di ferie, la effettiva riduzione della dispersione della risorsa idrica, la realizzazione di fonti di approvvigionamento di energia alternativa ecc…
QUESITO n° 10: Pur apprezzando lo sforzo di codesta Autorità nel delineare un quadro regolatorio uniforme su tutto il territorio nazionale, tale da superare la frammentazione delle precedenti norme regionali e garantire equamente diritti e tutele agli utenti del s.i.i., si chiede se non sarebbe opportuno tenere in maggior conto la peculiarità del servizio che, ancora di più dei servizi di energia elettrica e gas, dipende ed è condizionato in termini di costi da vari fattori, per esempio fortemente dalla morfologia del terreno (in zone pianeggianti come le pianure estese tipo la pianura padana, la pianura pontina e dell’agro romano, ecc, il costo dell’energia elettrica per pompare l’acqua nelle case è notevolmente maggiore, le condotte in pressione costano di più in termini di realizzazione ma anche di manutenzione, ecc), dalla natura degli strati sottostanti (punti di captazione in zone vulcaniche presuppongono la realizzazione di impianti di dearsenizzazione per abbattere l’arsenico nei limiti di legge) e così via?
QUESITO n° 11: Poiché la gestione del S.I. da parte di una società si configura come servizio pubblico dato in concessione, chiediamo quali misure siano state previste o ipotizzate o siano allo studio per inserirle nel contratto di servizio tipo a favore delle Associazioni di tutela dei consumatori per quanto concerne il rispetto delle disposizioni di cui all’art. 2 comma 461 della legge 24/12/2007 n. 244, nonché le linee guida di cui all’Accordo del 26/09/2013, in sede di Conferenza Unificata, relativo ai “criteri da applicare per individuare i principi e gli elementi minimi da inserire nei contratti di servizio e nelle carte di qualità dei servizi pubblici locali, con particolare riferimento alle Associazioni dei consumatori”
Siamo pertanto a richiedere un incontro ufficiale per presentare le nostre proposte che valutiamo migliorative e di maggiore tutela degli utenti .
In attesa di un Suo riscontro, con la presente ci è gradito porgerLe cordiali saluti.
Antonio Bottoni Antonio Villano
Presidente Consulta Presidente OTUC